Giornata Mondiale della Gioventù 2016
Cracovia, Polonia 25-31 luglio 2016
La GMG è un’esperienza di cui si avrebbe tanto da dire, si riceve 1000 e si riesce a dire solo 10.
Prima di tutto ti appare come una festa di giovani, dipinta di colori e ornata da bandiere. Parla voci e lingue diverse, suona strumenti e musiche festanti e fa danzare popoli con tradizioni lontane. Insomma è una grandiosa festa, delle giovani genti cristiane, dove si costruiscono ponti e non muri, cioè proprio quello che questo tempo cerca e ha bisogno; come ci ha fatto capire chiaramente Papa Francesco alla veglia del 28 luglio.
La GMG è anche fatica. Ossa rotte, sonno arretrato, piedi dolenti, magliette sudate, cibo non sempre all’altezza delle richieste dello stomaco, code lunghe e maree umane che ti portano alla deriva, lontano dal gruppo.
E’ proprio un pellegrinaggio vero: mette alla prova il fisico e il carattere, e riempie lo spirito di una felicità che non si spegne facilmente.
Questo pellegrinaggio della gioventù è anche un’esperienza di accoglienza.
L’ospitalità e la fede polacca sono impressionanti. Ammiro molto la fede di questo popolo che ci ha ospitato nella sua casa, mettendo a disposizione tutta la propria vita.
Le famiglie ospitanti hanno chiaramente dichiarato che accogliere un pellegrino nella propria casa, per la loro cultura equivale ad accogliere Gesù.
I padroni di casa si facevano chiamare mamma e papà e ci aspettavano anche ad ore tardissime pur di condividere la cena con noi. Abbiamo ballato e cantato insieme vecchie canzoni italiane e ci hanno insegnato la loro versione polacca. In quelle famiglie abbiamo lasciato di sicuro un pezzo del nostro cuore.
La GMG è stata la festa della Misericordia: Jezu, ufam Tobie (Gesù, confido in Te).
In questi giorni abbiamo conosciuto il messaggio di Santa Faustina Kowalska; la segretaria dell’infinita Misericordia di Dio. Colei che ha testimoniato al mondo che l’amore di Dio non ha confini e che è l’ultima tavola di salvezza per l’intera umanità. Infatti non c’è miseria umana che non possa trovare salvezza nel cuore di Dio.
Io ho partecipato, con un gruppo di 50 giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo del Nord Italia, anche al festival YAI (Youth Arise International) cioè il convegno internazionale dei giovani di tutti i movimenti carismatici del mondo.
Un’esperienza di preghiera in tutte le lingue davvero unica.
Si tratta di una spiritualità comunitaria che da adorazione, diventa intercessione, lode ed invocazione insistente allo Spirito Santo, che ciascuno di noi fa con la Chiesa e nella Chiesa.
Ci sono stati poi insegnamenti di catechesi e concerti serali di evangelizzazione, realizzati grazie a band musicali di diversi continenti.
Penso che questo pellegrinaggio resterà nella mia memoria e nel mio cuore per sempre.
Ho respirato davvero l’universalità della Chiesa, alla quale Gesù chiama ognuno di noi.
Rachele