1 marzo, MERCOLEDI’ DELLE CENERI:
INIZIA LA QUARESIMA
tempo di conversione e misericordia
Le celebrazioni avranno questi orari
1 marzo, mercoledì delle Ceneri, S.Messa con imposizione delle Ceneri a San Stino : 15.00 – 18.30 – 20.00 (non c’è Messa al mattino ) a Corbolone: 20.00.
5 marzo, prima domenica di Quaresima, S.Messa con imposizione delle Ceneri
a S.Alò alle 10 e a Biverone alle 11.00
In quaresima
Alla domenica alle 15.00 a S.Stino: Adorazione eucaristica Vespri e breve pensiero sulla quaresima.
Al venerdì Via crucis alle 20.00 a San Stino a Corbolone e a Biverone
(salvo variazioni necessarie all’ultimo)
UNA PROPOSTA PER LA QUARESIMA
DA VIVERE IN FAMIGLIA ma anche in tutte le altre relazioni significative
Papa Francesco dà alcune indicazioni chiare, impegnative e pratiche sul dialogo: le riassumiamo, sperando che possano essere una valida guida per le coppie.
1. Il dialogo è indispensabile per crescere e «richiede un lungo e impegnativo tirocinio» (AL136).
2. «Darsi tempo, tempo di qualità» (AL 137). Trovare il tempo per dialogare
3. «Ascoltare con pazienza e attenzione» (AL 137). Nel dialogo il primato è dell’ascolto, lasciando che l’altro si esprima, senza interrompere, giudicare, offrire soluzioni a problemi quando non è richiesto, sintonizzandosi invece con il suo vissuto emotivo.
4. «Cercare di mettersi nei panni dell’altro» (AL 138). Anche quando l’altro si esprime in modo aggressivo, lo fa perché qualcosa lo preoccupa. Occorre cercare di «interpretare la profondità del suo cuore».
5. «Esprimere ciò che si sente senza ferire» (AL 139). È importante imparare a riconoscere i sentimenti che si agitano nel proprio cuore, per esprimerli in un modo che possa essere accettato dall’altro e per relativizzare quelli nocivi.
6. Nel dialogo non si tratta di “aver ragione”, ma di “intendersi”, accogliendo il punto di vista dell’altro (AL 139‐140). Il dialogo non è un campo di battaglia, ma una danza a due, che fa progredire insieme.
7. «Infine, riconosciamo che affinché il dialogo sia proficuo bisogna avere qualcosa da dire, e ciò richiede una ricchezza interiore che si alimenta nella lettura, nella riflessione personale, nella preghiera e nell’apertura alla società» (AL 141).